Lo sparo delle bombe a cannone ha dato inizio ai festeggiamenti in onore dell'antico Patrono del paese.
Ancora qualche minuto e il Corpo Bandistico 'Acquedolci' ha cominciato a sfilare lungo le strade eseguendo magistralmente marce sinfoniche che hanno fatto respirare una piacevolissima atmosfera di festa.
(nella foto di Rossella Caranna:
Corpo Bandistico 'Acquedolci' in via Vecchia Marina,antico nucleo storico del paese)
Corpo Bandistico 'Acquedolci' in via Vecchia Marina,antico nucleo storico del paese)
In Nazionale intanto venivano allestite alcune bancarelle che per la gioia dei piccoli vendevano "calia fresca", dolciumi e giocattoli .
La mattinata è stata caratterizzata da un piacevole clima di Festa, la ricorrenza coincide come da tradizione con il primo turno di Prime Comunioni.
Eccoli i bimbi preceduti dalla banda, vestiti di bianco in processione e col giglio tra le mani mentre intonano il tradizionale canto accompagnati da emozionatissimi genitori.
Chiesa Madre gremita e sfarzosamente abbellita da fiori bianchi, nelle ore precedenti si sono anche svolti matrimoni e battesimi.
Alle 12 in punto ancora i botti, che colgono di sorpresa il tradizionale "passeggio" che ha animato per tutta la mattinata la via Ricca Salerno.
L'attesa è per il pomeriggio, per la festa del Santo portato a spalla dal gruppo dei Portatori della Vara e seguito dall'accompagnamento musicale della Banda di Acquedolci.
Sono trascorsi pochi minuti dalle 19,00 quando sul sagrato appare il simulacro del patrono, una statua giunta ad Acquedolci 88 anni fa, nel 1925, che raffigura un giovane San Giuseppe con in braccio il Bambino benedicente.
Ha inizio la processione del santo che da sempre è venerato ad Acquedolci dapprima nell'antico borgo della Marina e successivamente, dopo la frana del '22, nel nuovo paese.
(nella foto di Innocenzo Gerbino: "l'uscita" di san Giuseppe)
Ancora una volta portato "a spalla",come avveniva una volta,tra gli applausi e i cori "Viva San Giuseppe", la partecipatissima processione si avvia lungo la via Palermo verso la via Armando Diaz.
Qualche goccia di pioggia coglie tutti di sorpresa mentre il corteo ritorna verso il centro.
Alle 20,15 in punto le campane della chiesa annunciano l'imminente passaggio della processione lungo la via Ricca Salerno.
C'è chi filma il momento e chi fotografa dai balconi, alcuni anziani si emozionano, ci si alza in piedi nei bar e tra le panchine della Villa Comunale, Acquedolci si ferma e applaude il grande santo.
Nel frattempo si verificano purtroppo due incidenti che coinvolgono il primo un giovanissimo musicista colpito da un frammento pirotecnico, il secondo pochi minuti dopo coinvolge un vigile urbano che viene investito da un' auto.
Il ragazzo immediatamente portato in ospedale verrà medicato e dimesso in serata dopo alcuni accertamenti, il vigile prontamente soccorso si riprende e continua a svolgere il proprio lavoro. Ancora una volta San Giuseppe ha fatto il suo miracolo, stanno bene entrambi, ma la via Ricca Salerno andrebbe trasformata in isola pedonale la Domenica sera durante le giornate di festa,per consentire che la manifestazione si svolga serenamente e ordinatamente, al fine di evitare spiacevoli incidenti, causati da automobilisti indisciplinati e distratti.
Intanto la processione si avvia verso la conclusione e attraversa i quartieri vecchi, la via Risorgimento,la via Trento, la via Lo Sardo. L'ingresso in Piazza Libertà viene accolto ancora dagli applausi.
I Giochi d'artificio in Piazza Duomo concludono i festeggiamenti .
La prossima grande festa in piena estate, domenica 3 agosto, giorno in cui Acquedolci festeggerà solennemente l'altro grande santo patrono e concittadino San Benedetto il Moro.
(E.C.)
Magnifica relazione di una festa a me tanto cara, eloquentemente raccontata con parole dall’amico Enrico Caiola e, rappresentazione grafica di immagini dell’eccellente fotografo, Innocenzo Gerbino. Non meno piacevole mi è la foto della vetusta « Marina Vecchia » sull’angolo della strada (se non erro) che va alla "Tudisca", della Gentile Rossella Caranna.
RispondiEliminaDi più non potevo aspettarmi. Cotanto, in cuor mio, suscita forte la nostalgia, e i ricordi ritornano a ripresentarsi fortemente nella mia vecchia mente che sempre con grazia me li rappresenta.
Grazie pel rinverdire, per il rigermogliare dei sentimenti.
Totò Emanuele - Firenze
Grazie a Te Salvatore per i complimenti che rivolgi e che davvero mi emozionano. Devo però dire io a Te grazie per il grande contributo alla memoria che tu ci stai dando. E' un notevole e solido supporto che sta servendo la storia della nostra meravigliosa Acquedolci.
RispondiEliminaSiamo molto lontani ma sempre tanto vicini nel sentire assieme il palpitare di quel meraviglioso sentimento che si chiama amore per la nostra terra natia.
I valori civili e sopratutto la Fede religiosa ci aiutano e ci avvicinano ancora di più, e così, nonostante la lontananza riusciamo a sentire che siamo davvero vicini per collaborare al servizio della Comunità.
Ritengo che tutto quanto sia notevolmente fruttuoso e stimolante. Grazie caro compaesano, grazie Salvatore.
-Enrico