Caro bollette rifiuti, Capo d'Orlando indica la strada da seguire

Investire sul riciclo della plastica per creare lavoro e puntare ad un risparmio sulle bollette Tares.

Un’idea che parte da giovani che vogliono scommettersi e che ha trovato le porte aperte in Comune. Una sinergia per creare, dal riciclaggio dei rifiuti, economia e lavoro. E la data di partenza del progetto è emblematicamente proprio quella del primo maggio. Da quel giorno, infatti, bottiglie vuote di plastica nonchè i bidoncini vuoti di detersivo ed altri materiali plastici varranno cinque centesimi per quanti, anziché gettarli nella differenziata, le smaltiranno attraverso una dozzina di impianti dislocati sul territorio che, a loro volta, distribuiranno buoni spesa.

Un progetto che si chiama «Più ricicli, più risparmi» che il Comune paladino ha avviato con con un gruppo di giovani locali che ha costituito una società con lo scopo di dimostrare come il rispetto dell’ambiente possa produrre economia. Un’idea che il comune ha sposato ufficialmente con una propria delibera nella quale si legge testualmente che l’iniziativa “trova una sponda favorevole in questa Amministrazione che ha come obiettivo di promuovere il lavoro e l’imprenditoria giovanile. Inoltre il servizio che i ragazzi intendono offrire non contrasta a quello della raccolta differenziata ed anzi è integrativo ed innovativo”.


Si inizierà tra meno di un mese con sei compattatori in altrettante aree strategiche del territorio orlandino, ovvero piazza IV Luglio (ex scalo merci), piazza Duca degli Abruzzi, piazza Bontempo (mercato settimanale), piazza di contrada San Giuseppe, piazza Santa Lucia (spiazzale scuola) ed infine lo spiazzo posteriore di Forno dove è ubicata la Fontana Leggera. I sei compattatori diventeranno dodici entro la fine dell’anno e serviranno tutto il territorio comprese le contrade. I cittadini potranno inserire nelle macchinette le bottiglie (Pet bianco e colorato) ed i contenitori vuoti dei detersivi (materiale Hdpe) ed otterranno un “ecopunto” da 5 cents a bottiglia o bidoncino che potranno spendere presso i negozi e supermercati convenzionati della città. Soddisfatto il sindaco Enzo Sindoni secondo il quale l’iniziativa “dimostra come i rifiuti possano essere una opportunità per i nostri giovani che hanno voglia di fare impresa”. Se almeno il 60% della plastica passerà da questi nuovi punti di raccolta, allora potrebbe essere soppresso il turno di “porta a porta” e si potrà puntare ad un risparmio sulle bollette Tares.


I giovani imprenditori infatti hanno approntato in un’area di via Forno un ulteriore ecocompattatore per il riciclo di plastica e per ogni mezzo chilo di materiale ottenuto dalla pressa il cittadino avrà ulteriori buoni-punto. Ovviamente saranno poi i giovani a rivendere il materiale plastico raccolto alle aziende che si occupano del riciclaggio. Al contempo non verrà abbandonata dal comune l’ipotesi di un impianto di compostaggio finanziato dalla Regione per quasi 5 milioni di euro e messo da parte dopo che la gara d’appalto andò deserta. L’impianto dovrebbe essere costruito alla periferia ovest della città, in contrada Masseria Soprana, ovvero in un punto in cui vi sarebbe una agevole convergenza anche per i mezzi dei comuni di Torrenova, Capri Leone e San Salvatore di Fitalia che insieme a Capo d’Orlando compongono il nuovo ambito per la raccolta e smaltimento rifiuti, l’Aro.


Una posizione ideale anche per la sua vicinanza con lo svincolo della Messina Palermo e quindi utile per l’ accesso dei mezzi pesanti e per il trasporto nelle discariche. Il comune sta facendo i suoi passi con l’ufficio tecnico per dare in modo che il finanziamento venga reinserito tra le opere da riappaltare da parte della regione. [Sergio Granata, Giornale di Sicilia]

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