Sanità, i Nebrodi penalizzati dal ridimensionamento previsto dalla Regione

Sindacati in guerra contro i tagli all'ospedale di Sant'Agata Militello.


Le rappresentanze sindacali di Cisl, Uil, Cgil e di categoria del personale medico, infermieristico e amministrativo del presidio ospedaliero di Sant'Agata Militello si sono riunite per discutere ed elaborare le richieste e le osservazioni nel rapporto tra ospedale e territorio, da presentare nella sala consiliare durante la riunione del comitato dei sindaci del distretto sanitario 31, convocata dal primo cittadino santagatese Carmelo Sottile, per fare fronte unico sulle novità prospettate nella rimodulazione ospedaliera regionale prospettata dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.

Alla riunione oltre ai sindaci ed ai rappresentanti sindacali sono stati invitati anche i parlamentari regionali, Bernadette Grasso e Giuseppe Laccoto autorevoli rappresentanti del territorio di riferimento con oltre centomila residenti che richiedono il diritto alla Salute. 


Medici e sindacalisti concordano nel difendere la struttura ospedaliera esistente, con gli ospedali riuniti di Sant’Agata Militello e Mistretta complementari in reparti e servizi, affinché non venga sostituita da un presidio territoriale di assistenza, “PTA”.
Per quanto riguarda l’annunciato taglio di 10 posti letto per gli ammalati acuti dell’unità operativa complessa di medicina generale i medici hanno fatto presente che il reparto insieme a quello di cardiologia rappresentano l’unica garanzia di ricovero per i pazienti acuti, anche per non compromettere i livelli qualitativi assistenziali per la difficoltà di trovare posti letto in altri nosocomi della provincia. 

Il dottore Antonio Mangano ha fatto rilevare che nel presidio ospedaliero della città sono attive le UOC di chirurgia generale, ostetricia ed ortopedia, ed ha richiesto che fossero attivati almeno due posti di semiterapia intensiva in modo da rendere sicuro il percorso post operatorio. 

Per quanto riguarda l’UOC di cardiologia i medici hanno chiesto la conversione dei due posti di day ospital in due disponibilità di unità terapeutica intensiva coronarica per poter gestire le urgenze di tipo aritmologico. 

Durante la riunione è stata sollevata la richiesta di attivare il servizio dell’elisuperficie di località “Pianetta” per affrontare quelle emergenze urgenze sempre a rischio per i pazienti santagatesi, spesso costretti a trasferimenti in ambulanza. [fonte: Nino Dragotto, Giornale di Sicilia] 

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