“Penalizzate le partite Iva senza dipendenti”

Sia con il taglio dell’Irpef, sia con la riduzione dell’Irap, le attività che non hanno dipendenti non godranno di alcun beneficio.

Taglio del cuneo fiscale dal 1° maggio per i lavoratori che guadagnano fino a 25.000 euro all'anno; sempre dal 1° maggio, taglio dell'Irap del 10% per le imprese e riduzione del 10% del costo dell'energia per le Pmi; rafforzamento del fondo di garanzia per i crediti alle piccole e medie imprese; 500 milioni di euro per il Fondo per le imprese sociali.
Questi alcuni degli interventi annunciati dal Governo Renzi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di ieri.
L'Esecutivo ha approvato una relazione che individua risorse per 10 miliardi di euro che dovrebbero consentire l’aumento della detrazione Irpef in busta paga ai lavoratori dipendenti sotto i 25 mila euro di reddito lordi, circa 10 milioni di persone, dal 1° maggio prossimo, per un ammontare di circa 1000 euro netti annui a persona, ossia circa 80 euro al mese. “Gli atti tecnici e legislativi verranno approvati nelle prossime settimane”, precisa Palazzo Chigi.
Il Governo Renzi punta anche a rendere operativo il credito d'imposta per le imprese attraverso la definizione del decreto attuativo Mise-Mef, per 600 milioni in tre anni, arrivando a raddoppiare la cifra a disposizione.
Cgia: penalizzate le partite Iva senza dipendenti
“Pare di capire che tra i soggetti attivi del mondo del lavoro a non beneficiare di alcun vantaggio economico dalla riduzione del cuneo fiscale saranno solamente le partite Iva senza dipendenti. Infatti, sia con il taglio dell’Irpef, sia con la riduzione dell’Irap, le attività che non hanno dipendenti non godranno di alcun beneficio”, osserva la Cgia di Mestre. Il 70% circa dei lavoratori autonomi non ha dipendenti. Tra questi vi sono almeno 500.000 contribuenti la cui struttura è talmente esigua da dubitare che debbano pagare l’imposta.
Istituire il Fondo per le imprese individuali e i liberi professionisti
“Alla luce di ciò – ha dichiarato Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – chiediamo di accelerare l’entrata in vigore di quel provvedimento inizialmente incluso nella Legge di Stabilità del 2013 che prevedeva l’istituzione di un fondo finalizzato ad escludere dall’applicazione dell’Irap le imprese individuali e i liberi professionisti senza dipendenti e con una dotazione minima di beni strumentali. La soglia di questa dotazione doveva essere fissata con un successivo decreto del Ministero dell’economia e delle Finanze che non è mai stato approvato. Al fine di garantire la copertura del mancato gettito derivante dall’esclusione dell’Irap, la normativa ha attribuito a tale fondo una dimensione economica di 188 milioni di euro nel 2014, di 252 milioni di euro nel 2015 e di altri 242 milioni nel 2016. Risorse – ricorda Bortolussi – che, purtroppo, sono state impiegate in altre poste di spesa”.
La Cgia sottolinea che negli ultimi anni in più di un’occasione la Corte di Cassazione ha dato ragione a quei lavoratori autonomi senza una struttura organizzativa che sono ricorsi contro l’Amministrazione finanziaria, ritenendo che il pagamento dell’Irap non fosse dovuto. Una posizione, quella tenuta dalla Corte, che conferma la necessità di approvare quanto prima il provvedimento in oggetto. “E’ vero – conclude Bortolussi – con la legge delega sul fisco approvata recentemente dal Parlamento ha delegato il Governo ad attivare questo fondo per tagliare definitivamente l’Irap per queste attività. Tuttavia, si prospettano dei tempi di attuazione molto lunghi che i lavoratori autonomi non possono aspettare”.
"Fonte casaeclima.com"

Commenti