Una seduta rapida, anomala e indolore quella di ieri
sera del Consiglio Comunale di Cesarò. Un nulla di fatto, nonostante il rinvio
di un’ora dei lavori per mancanza del numero legale. Cinque su nove i
consiglieri presenti, talmente pochi da indurre a concludere in fretta le
operazioni di voto dell’Assemblea.
A spadroneggiare, l’assenza compatta dei consiglieri del gruppo di minoranza. Scelta politica, tattica o protesta silenziosa? Di certo hanno prodotto un risultato: rendere tangibile e concreta la mancanza di un equilibrio armonico, tra la forze rappresentative dell’elettorato, nelle decisioni da prendere, nelle responsabilità da assumersi, nelle proposte da vagliare. Sicuramente un’azione che sarà sostenuta da buoni motivi, ma che non giustifica l’atteggiamento politico e civico. Forse, in qualche modo, si poteva rendere pubblica la motivazione? Sta di fatto che gli effetti delle strategie si riverberano sulla pelle dei cittadini, veri detentori del potere politico, nel cui nome si amministra.
L’assemblea cittadina soffre di solitudine e a non
tenerle compagnia si aggiunge pure la cittadinanza distante e fredda ai
dibattiti che si discutono in seduta di Consiglio.
Tuttavia le interpretazioni funamboliche devono essere
accuratamente dosate.
Il dato politico più rilevante emerge tra le righe e
mostra quanto gli obiettivi prefissi per gli impegni comuni – e in Comune – non
abbiano prodotto i risultati sperati.
Tornando alla nostra materia, l’Assemblea cittadina,
al secondo appello, si è potuta svolgere in forza del dettato dell’art. 26
dello Statuto; i cinque consiglieri di maggioranza erano sufficienti a
stabilire la validità delle deliberazioni. Erano otto i punti da discutere, tra
questi il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (una bella matassa da
sbrogliare); dopo l’approvazione – senza la lettura – dei verbali delle sedute
precedenti, il Consiglio ha votato, con il parere favorevole dei 5 della
maggioranza, tre punti inseriti all’ordine del giorno: approvazione piano
triennale opere pubbliche, rivolgendo l’attenzione ai progetti per l’edilizia
scolastica, rinnovo convenzione tesoreria comunale periodo 2014/2017, piano
miglioramento servizi di P.M. anno 2013. Rinviati, a data da destinarsi, i
punti n. 5, 6, 7, 8, che prevedevano la nomina del vice presidente Consiglio
Comunale, la sostituzione componenti commissioni consultive consiliari e il
riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Presentata un’interrogazione della minoranza, ma che
non si è discussa vista l’assenza dei consiglieri.
Prossimo appuntamento in aula Consiliare, salvo
imprevisti, assenze o rinvii.
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