Bonus Mobili, dietrofront

La norma nella bozza del decreto Casa che eliminava il vincolo è stata stoppata dalla Ragioneria dello Stato e dal Quirinale.
La Ragioneria dello Stato e il Quirinale hanno stoppato la norma, inserita nella bozza del decreto legge sull'emergenza casa approvato dal Consiglio dei ministri del 12 marzo scorso (LEGGI TUTTO), che cancellava il vincolo in base al quale per le spese pagate nel 2014, l'importo dei mobili e degli elettrodomestici efficienti non può superare le spese della ristrutturazione connessa.
Va ricordato che la Legge di Stabilità 2014, oltre a prorogare fino al 31 dicembre 2014 il Bonus Mobili, ha introdotto un ulteriore limite – oltre al tetto massimo di 10mila euro di spesa – per cui per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici efficienti effettuati nel 2014, le spese da portare in detrazione non possono essere comunque superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato cui sono destinati.
Con il decreto n. 151/2013 (Salva Roma bis), era prevista l'eliminazione di questo ulteriore vincolo, cancellazione però saltata con la mancata conversione in legge del decreto, e non riproposta nel decreto Salva Roma Ter pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Norma riproposta nella bozza del decreto Casa
Il Governo ha quindi tentato di rimediare inserendo nel decreto-legge sull'emergenza Casa la seguente norma:
Fermo restando quanto previsto dai primi due periodi del comma 2 dell’articolo 16 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, le detrazioni ivi previste spettano sulla base di una spesa massima complessiva non superiore a 10.000 euro anche nel caso in cui dette spese siano superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione di cui all’articolo 16, comma 1, del citato decreto-legge n. 63 del 2013.
Stop motivato con problemi di copertura e reiterazione della norma
Questa disposizione, che cancellava il vincolo per cui l'importo dei mobili e dei grandi elettrodomestici non può superare le spese della ristrutturazione connessa, è stata però fermata dalla Ragioneria dello Stato e dal Quirinale prima della pubblicazione del decreto Casa sulla Gazzetta Ufficiale. Secondo la RgS tale norma presenta problemi di copertura, mentre la Presidenza della Repubblica ha obiettato che la disposizione viola il divieto di reiterazione delle norme, in quanto è identica a quella già contenuta nel Salva Roma Bis decaduto (decreto legge n. 151/2013 non convertito in legge).
Di conseguenza, nel testo del decreto Casa che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, non ci sarà la norma che consentiva che la spesa per l'acquisto effettuato nel 2014 di mobili e grandi elettrodomestici efficienti possa superare quella per le ristrutturazioni connesse.
" Fonte casaeclima.com"

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