Speciale Canneto di Caronia, Incendi e misteri


All’avvicinarsi del decennale dei primi episodi (si era nel 2004, all’epoca), pare proprio che Canneto di Caronia, località sul mare a circa metà strada tra Palermo e Messina, sia di nuovo alle prese con i stranissimi eventi di autocombustione spontanea che creano danni ai contatori e alle abitazioni. 

Il mese di ottobre appena concluso ha segnato un picco allarmante di ripresa dei fenomeni, mai in realtà veramente spariti e spesso legati – sarà bene non scordarlo – ad avvistamenti di Ovni. La materia, ricorderete, è stata già trattata da Mistero bUFO in più post, e questo grazie anche al contributo del professor Francesco Venerando che ha seguito quelle vicende alla guida di un gruppo interdisciplinare nominato dal Governo. 

Poi, si sa, i monitoraggi furono sospesi e mai ripresi (fatto questo assai sospetto), approfittando della vendita della palazzina nella quale erano contenuti gli strumenti e la centrale operativa. A fronte però del ripetersi di queste anomalie – archiviate probabilmente con eccessiva fretta dai magistrati, anche perché il gruppo di Venerando era riuscito a chiarire un aspetto non trascurabile: erano fenomeni artificiali e non naturali – pare che le istituzioni si siano persuase a fare qualcosa. 

Grazie a Daniele Dellerba, che ha raccolto una serie di link per segnalare articoli apparsi su quotidiani, siti, blog siciliani, sono qui a proporvi una sorta di “rassegna stampa” dei fatti più recenti, che coinvolgono anche la famosa galleria Tremonzelli (avevamo parlato pure di questa storia) e che ormai hanno coinvolto l’interesse di tutta l’Isola. C’è anche un filmato di Youtube che documenta il lavoro dell’Arpa. 

A mo’ di riassunto-sintesi, ripeto che il mistero di che cosa ci sia nel mare di fronte a Canneto di Caronia e di che cosa abbia generato la moltidudine di eventi unici (dalla bruciature sotterranee di un solo tipo di erba, alla spiaggiatura di mitili, alla crescita di melanzane ”tigrate” e ad altro ancora) porta a tre conclusioni: 

a) siamo in presenza di attività di ricerca su un qualcosa di molto “terrestre”, ma segreto e inconfessabile, con o senza la consapevolezza dei nostri governanti; 

b) questi esperimenti li stanno compiendo gruppi di malintenzionati, tipo la Spectre dei film di 007 o gruppi terroristici; 

c) quei fenomeni sono il risultato di un attività di entità non terrestri. Per doverosa precisazione, la soluzione “c”, la più estrema, non è certo la prima a cui hanno pensato i ricercatori come Venerando. 

Ma il “prof” – che teme maggiormente un legame con il terrorismo di alto profilo e di livello mondiale - ha aggiunto che, mancando una controprova certa (ed essendoci stati degli avvistamenti documentati pure da foto), la tesi non può nemmeno essere esclusa. 

Ma eccoci allora alla rassegna stampa effettuata da Dallerba. Al link1 trovate la notizia della nuova mobilitazione delle istituzioni; al link2 c’è la nuova vicenda legata alla Galleria Tremonzelli; al link3 un altro episodio di Caronia; al link4 un articolo di Messinaoggi.it; infine, al link5 ecco un testo della Gazzetta del Sud nel quale si dice testualmente che “la sfida all’ignoto è ricominciata”. [fonte: Corriere della Sera]

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