Cinquemila nuovi disoccupati nell'ultimo anno.
Emilio Pintaldi. È crisi nera nel settore edile. E all'orizzonte il pericolo che vadano persi fondi pubblici per decine di milioni. E' quanto è emerso nelle ultime ore in prefettura dove è stato istituito un tavolo permanente che servirà a monitorare la situazione. Al tavolo sindacati, Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti delle istituzioni e dei costruttori. Tra gli altri l'ingegnere capo del genio civile Gaetano Sciacca, il presidente dell'associazione dei costruttori Salvatore Arcovito.
I sindacati hanno fornito dati allarmanti: il settore edile fa registrare almeno 5000 disoccupati. Non si vende e non si costruisce nel settore privato. Non si realizzano opere pubbliche. Il dato più rilevante, ma questa volta positivo lo ha consegnato l'ingegnere capo del Genio civile Gaetano Sciacca: già per i prossimi mesi sono stati finanziati e appaltati otto importanti lavori per la messa in sicurezza del territorio per un totale di 22 milioni. E si potrebbero sbloccare altre opere per le quali i progetti sono già redatti.
Ma nel corso dell'incontro è emerso il rischio che vengano persi i 54 milioni dei fondi Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) stanziati per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro se non verranno appaltati i relativi lavoro entro il 31 dicembre. All'orizzonte opere dell'Università già finanziate per un totale di 29 milioni di euro che nei prossimi mesi dovranno andare in appalto.
I costruttori hanno evidenziato la difficoltà che incontrano nel vendere case. Le banche infatti non concedono più facilmente mutui togliendo dal marcato potenziali acquirenti. "Le banche - ha spiegato Salvatore Arcovito negano mutui anche davanti a due buste paga, cioè se lavorano entrambi i coniugi. In questo scenario pensare di investire e costruire è veramente un'impresa difficile". Critici in una nota congiunta Cgil, Cisl e UIl sull'assenza al tavolo del sindaco Renato Accorinti.
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