Acquedolci, 44 anni fa l'autonomia amministrativa




Acquedolci politica. E' sera, sono circa le 22,10 quando le campane iniziano a suonare ininterrottamente per 15 minuti circa, ma la gente non comprende subito quello che a 130 chilometri di distanza, nella bellissima Sala D'Ercole all'interno del Palazzo dei Normanni nella sede del Parlamento Siciliano, è appena accaduto.

Da poche ore, infatti, l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il testo di legge che sancisce la nascita di un nuovo Comune Siciliano che si chiama ACQUEDOLCI. 

AUGURI al NOSTRO PAESE, POSSA CRESCERE UN RINATO CLIMA DI COLLABORAZIONE E SOLIDARIETA' RECIPROCA.




Nella Foto la Delegazione appena giunta a Palermo nella mattinata del 12 Novembre a Mondello,poco prima di recarsi Palazzo dei Normanni dove li attende l'on Giuseppe Celi.



 La legge è la n° 42 del 1969 ed entrerà in vigore alla mezzanotte del 28 Novembre, dopo i 15 giorni di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il 28 novembre ,perciò Acquedolci festeggia la propria Autonomia Amministrativa. 
I Deputati approvarono il testo definitivo in serata all'unanimità poco dopo le 20,30 . Un lungo applauso rivolto alla delegazione degli Acquedolcesi presenti tra il pubblico e capeggiati dall'agguerrito e anziano parroco Antonino Di Paci, saluta la nascita del nuovo Comune. 
Finalmente Acquedolci era divenuta AUTONOMA e finiva l'epoca di una Acquedolci "frazione-dimenticata" . E' l'inizio della storia Amministrativa Autonoma del Nostro Paese, a 47 anni esatti dalla disastrosa frana di San Fratello.


 Fino all'ultimo minuto la delegazione e il presidente del Comitato per l'Autonomia lottarono per raggiungere un risultato di indipendenza per il quale si lottava da quasi vent'anni. Inizialmente prevista nel tardo pomeriggio del 12 Novembre,la seduta venne rinviata per mancanza del numero legale.A questo punto l'Autonomia sarebbe potuta naufragare e il testo di legge posto come punto all'ordine del giorno poteva decadere. L'on. Celi e don Di Paci cominciarono a telefonare freneticamente a tutti i deputati assenti che non mancarono di garantire col proprio voto l'approvazione del testo definitivo. Nella foto: l'on Giuseppe Celi ad Acquedolci nella mattinata del 21 Novembre del '69, durante i festeggiamenti

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