18 vittime e 400 feriti negli ultimi quattro anni sull'A20 Messina-Palermo

Dove finiscono i soldi destinati alla manutenzione delle strade siciliane? 
Nino Caliò - Negli ultimi 10 anni la Sicilia ha investito oltre 2 miliardi di euro per la loro cura: in alcune sono in corso lavori per la messa in sicurezza, in altre mai avviati i lavori. 
Un’incompiuta che lascia morti e feriti dietro di sé. Ecco alcuni dati: sull’autostrada Palermo-Messina, 610 incidenti stradali in soli 4 anni, se ne stimano circa 10 al mese e 2 a settimana.
Tra questi, 18 sono costati la vita alle persone coinvolte, mentre ammontano a oltre 400 i feriti. Dati preoccupanti se si rapportano al lungo periodo — messo secolo di interventi — occorso per terminare e mettere in sicurezza la tratta. 

Ma quella messa in sicurezza è stata davvero effettuata? Va considerato, infatti, che il numero elevato dei sinistri non risulta vincolato solo all’alta velocità di percorso da parte degli automobilisti, spesso incoscienti, ma, a finire sotto accusa sono anche quegli adattamenti inadeguati e quelle manutenzioni mai avviate che fanno accrescere il rischio.
In quest’ottica la magistratura ha tentato di porre un freno attribuendo responsabilità penali a dirigenti e funzionari del Cas, ma non basta, specie attenendosi ai dati Istat.
Ecco il dato più allarmante fornito dall’istituto di ricerca: oltre duemila il numero di caduti sulle strade siciliane negli ultimi 6 anni. Il che affida alla nostra isola il tragico primato di regione con più incidenti mortali: solo nella provincia di Palermo, sono 7 al mese (quasi il doppio di Firenze). Nell’intera Sicilia sono 36 incidenti al giorno (il 6,5% del totale nazionale). Più di tredicimila con lesioni gravi e 271 decessi ogni anno. [fonte: Tn24 notizie]

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