ANTONIO CAFFO. Tra il capoluogo e Sant'Agata Militello gli studenti pendolari viaggiano in piedi. E' uno dei punti dolenti del dossier regionale della Fit Cisl che ha analizzato anche cosa succede tra i convogli ferroviari lungo la Messina-Palermo e la Messina-Catania. "Gli studenti pendolari stanno in piedi sul treno che va da Sant’Agata di Militello al capoluogo per mancanza di posti a sedere”.
La Fit Cisl, guardando ai treni che circolano ogni giorno, 407 in tutto, segnala che molti sulla carta dovrebbero collegare due capoluoghi come ad esempio Palermo e Messina mentre in realtà si fermano in stazioni intermedie costringendo i viaggiatori a dover cambiare due o più treni per raggiungere la destinazione finale, con un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza che divengono non competitivi con qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Analizzando nel dettaglio l’orario è facile intuire che molti di questi collegamenti coprono tratti brevissimi e così risultano quasi del tutto sfornite di collegamenti le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (provincia totalmente scollegata) con gli altri capoluoghi come Messina e Siracusa; Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto, gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più di quattro ore per collegare i due capoluoghi.
In tutto la linea Palermo-Messina comprende 94 treni e solo 12 giungono a Messina, due giungono a Sant'Agata e 5 si fermano a Cefalù, i rimanenti servono la tratta Messina-Sant'Agata di Militello. La linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 44 la Messina-Catania. [Fonte: Giornale di Sicilia]
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