Enrico Caiola.
Leggo con attenzione e interesse la notizia della decisione del sindaco di Acquedolci sig. Ciro Gallo, di sospendere la manifestazione del Carnevale 2014.
Il Carnevale è una manifestazione importante tre volte: uno perchè richiama migliaia di persone da tutti i paesi vicini; due perchè fa lavorare Pizzerie, Rosticcerie, Bar ma anche Ferramenta,Sarti e Maglierie; tre perchè rappresenta un importante occasione per i ragazzi di socializzazione e coesione in spirito di amicizia.
Sacrificare il Carnevale appare una scelta che solleva parecchie osservazioni critiche. Quello che dichiara il sindaco merita perciò alcune precisazioni, alla luce del fatto che ci sono alcune scelte di Ciro Gallo e di questa amministrazione che appaiono illogiche, non adeguate alle difficoltà del momento e poco rispettose per tutti coloro i quali stanno subendo i danni della crisi economica e devono affrontare grandi difficoltà nel quotidiano. Mi piace ricordare ai tanti amici di Acquedolci ed ai signori che ci seguono, che il Comune di continua ad effettuare spese davvero inopportune in confronto alle quali la spesa per il Carnevale è davvero poca cosa.
Pertanto mentre si sacrifica il rinomato e assai amato Carnevale,che fa muovere un pò l'economia del paese, e si fa questa scelta tentando di giustificarsi con mille giri di parole, in realtà la situazione attuale vede il sindaco Ciro Gallo percepire un'indennità mensile di euro 2773, cioè 33276 euro l'anno a carico delle casse comunali . Ma come mai, ci chiediamo in tanti, il sindaco e tutti gli assessori per il desiderio di risparmiare per assicurare servizi utili come il trasporto, eliminano Carnevale e AIFF (la nota manifestazione internazionale di cortometraggi organizzata dalla Pro-Loco) e non lanciano il segnale forte di dimezzare l'indennità di carica del Sindaco? Sempre il Sindaco Gallo subito dopo essere stato eletto, si è liquidato 13 mila euro di Indennità di fine mandato (2773 euro moltiplicato 5 per un totale di 13 mila euro).
In questo momento la Giunta (sindaco + assessori) costano ai cittadini di Acquedolci 100 mila euro l'anno... Se risparmiassimo la metà di quello che spendiamo per sindaco e assessori,cioè 4 mila al mese, potremmo fare parecchie cose, dalla pulizia del paese, al trasporto dei ragazzi, alla manutenzione nelle scuole e anche un dignitoso e ben organizzato Carnevale. Se poi riducessimo le indennità dei Capi Area, che sono indennità pagate anche con la TARES che sta colpendo i cittadini e le attività comemrciali, potremmo fare tanto altro ancora. Ma una politica finanziaria seria necessita di tagli ben più coraggiosi, come il ridimensionamento della spesa per incarichi a legali ed esperti nominati su indicazione del sindaco, riduzione della spesa per la gestione esterna del sito del comune e per gli incarichi di manutenzione informatica da decine di migliaia di euro.
A questo punto, la scelta realmente coraggiosa e aggiungo responsabile e rispettosa per la collettività non appare la sospensione del Carnevale, ma semmai proprio quella di dimezzare l'indennità mensile del sindaco che costa al paese 2773 euro al mese. L'indennità elevata al massimo farà guadagnare al sindaco 196 000 euro circa in 5 anni.
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