GIORNO DELLA MEMORIA: Il Castello di Acquedolci si illumina di rosso.

Sabato 26 e domenica 27 gennaio, luci rosse per ricordare l'Olocausto.
Mai più antisemitismo! Mai più persecuzioni!
L'iniziativa è del blog AcquedolciFuriano per ricordare le vittime dello sterminio pianificato dal regime Nazista tra il 1933 e il 1945. 
Domenica 27 in Comune una Tavola Rotonda con una mostra fotografica.
di Enrico Caiola
Luci rosse che sembrano incendiare il Castello "Larcan-Gravina" di Acquedolci. Una insolita illuminazione che affascina e, al contempo , suscita inquietudine. L'illuminazione rossa per ricordare le vittime dell'Olocausto e per scuotere le coscienze laddove siano presenti atteggiamenti e idee tendenti a ridimensionare la gravità di quello che di terribile è accaduto appena ottant'anni fa. Lo sterminio sistematico e razionalmente pianificato di inermi civili rappresenta una delle pagine di storia tra le più gravi e vergognose, sopratutto perchè fu uno sterminio  voluto dalle istituzioni del Terzo Reich, cioè da uno Stato Europeo. Quando un monumento simbolo di un paese e della storia antica di un territorio si tinge di rosso, il passante è silenziosamente invitato ad un momento di riflessione, perchè quello che è accaduto non debba mai più verificarsi. Ed è purtroppo attuale e importante questo richiamo alla riflessione in un'epoca, come la nostra nella quale, nonostante i progressi tecnologici e giuridici, le nostre moderne società sono spesso tarlate da pensieri oscuri ed atteggiamenti maligni che ancora oggi promuovono teorie razziste e princìpi di inaccettabile discriminazione. Purtroppo oggi sono ancora vivi e presenti discorsi e ragionamenti intolleranti ed antisemiti. "La riproposizione di simboli, di linguaggi, di riferimenti pseudo culturali, di vecchi e screditati falsi documenti, basati su ridicole teorie cospirazioniste- ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella- sono tutti segni di un passato che non deve in alcuna forma tornare e richiedono la nostra più ferma e decisa reazione". 

Ecco allora l'idea di illuminare di rosso quel Castello, simbolo di una storia di progresso ma anche di vicende di oppressione e sfruttamento. Il passante ricordi i fatti accaduti durante il nazismo e ciascuno si impegni concretamente nel promuovere valori ed idee di pace e uguaglianza. L'auspicio è che ci sia una crescita comunitaria che conduca gli uomini, le donne e sopratutto i giovani ad un agire tollerante, rispettoso e accogliente nei confronti delle diversità. Mai più accada quello che è accaduto!

L'Olocausto: Una follia pianificata da un governo di criminali.

Domenica 27 gennaio, nella Sala Consiliare del Comune di Acquedolci si svolge una Tavola rotonda dal titolo “Olocausto:memorie di storia e letteratura, scienze cognitive ed arti figurative”.Tra i relatori il dott. Danilo Siragusa che ci spiegherà “Il frammento 169a Maehler di Pindaro:la norma sovrana e la violenza civilizzante”.
"La norma sovrana di tutti, mortali e immortali, guida con mano suprema, la somma violenza della giustizia [...]." il frammento 169a Maehler di Pindaro come base di riflessione per un delle pagine più gravi della storia. E' la storia di una violenza totale,cieca, inaudita che ha sterminato milioni di esseri umani.La circostanza gravissima è che questo sterminio è stato pianificato da un regime dittatoriale che negli anni trenta dello scorso secolo occupava le istituzioni tedesche. lo sterminio è perciò non solamente una soppressione pianificata e organizzata nei minimi dettagli da un governo europeo, ma è lo Stato Tedesco che diventa criminale e agendo nella folle difesa di una presunta teoria della "purezza della razza", cerca legittimazione nella presunta difesa di un popolo, utilizzando la legge per compiere un delitto che colpisce i cittadini "sgraditi". E' il male supremo,accettato poichè istituzionalizzato. 
Leggi e norme vengono elaborate con crudele lucidità per colpire con violenza minoranze, oppositori, presunti "diversi". Le vittime dell'olocausto sono dottori, musicisti,impiegati, scrittori, contadini, sarti, intellettuali, giornalisti, anziani, bambini.. gente normale, gente comune, uomini e donne improvvisamente criminalizzati a motivo della religione, dell'origine etnica,dei lineamenti del proprio volto, dei propri orientamenti politici o sessuali... Le vittime della follia criminale che ha governato le istituzioni tedesche furono, secondo  recenti stime, almeno diciassette milioni. E' una cifra che fa paura e fa rabbrividire. Gli ebrei sterminati furono oltre 6 milioni e tra loro ci sono anche italiani e siciliani deportati in Germania e internati nei lager nazisti a partire dal 1938 a seguito della promulgazione in Italia delle Leggi Razziali Fasciste applicate durante il Governo Mussolini e la Repubblica Sociale Italiana.
"La furia nazista- ricorda il Presidente Mattarella- si accanì con micidiale e sistematica efficienza anche contro altre categorie di “diversi”: i dissidenti, gli oppositori, i disabili, i malati di mente, gli omosessuali, i testimoni di Geova, i rom e i sinti, gli slavi. Nell’ordine nuovo, vagheggiato da Hitler, non c’era posto per la diversità, la tolleranza, l’accettazione, il dialogo. Il Giorno della Memoria-precisa il Presidente Mattarella- non è soltanto una ricorrenza, in cui si medita sopra una delle più grandi tragedie della storia, ma è un invito, costante e stringente, all’impegno e alla vigilanza. In Italia e nel mondo sono in aumento gli atti di antisemitismo e di razzismo, ispirati a vecchie dottrine e a nuove e perverse ideologie. Si tratta, è vero, di minoranze. Ma sono minoranze sempre più allo scoperto, che sfruttano con astuzia i moderni mezzi di comunicazione, che si insinuano velenosamente negli stadi, nelle scuole, nelle situazioni di disagio. "Noi Italiani- conclude il Capo dello Stato- abbiamo vissuto l’onta incancellabile delle leggi razziali fasciste e della conseguente persecuzione degli ebrei, abbiamo un dovere morale. Verso la storia e verso l’umanità intera. Il dovere di ricordare, innanzitutto. Ma, soprattutto di combattere, senza remore e senza opportunismi, ogni focolaio di odio, di antisemitismo, di razzismo, di negazionismo, ovunque esso si annidi.[...] Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni."

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