DEBITI COMUNE: La Giunta Comunale approva un importante atto di Indirizzo.

Ok alla stipula di Transazioni con i creditori in relazione al Piano di Riequilibrio Pluriennale.
Piano di Riequilibrio: La massa debitoria complessiva ammonta a 3.187.077,65 euro. 
Le Linee Guida della procedura di risanamento prevedono l'abbattimento e la riformulazione dei pagamenti.
di Enrico Caiola
Con delibera di Giunta n.35 del 13 marzo, l'Amministrazione Comunale ha manifestato l'intenzione di giungere a stipulare transazioni con i creditori a condizioni vantaggiose per l'Ente. La deliberazione dovrebbe produrre adesso risultati positivi in termini di risparmio di spesa e, contestualmente, far derivare vantaggi per i creditori in termini di priorità nei pagamenti delle somme a debito che verranno adesso riformulate e concordate. Nell'ultimo Consiglio Comunale, il Collegio dei Revisori dei Conti aveva confermato che gli indici parametrici dei bilanci confermano una situazione di ampio squilibrio. La spesa per il contenzioso è sicuramente quella che più di tutte fa discutere, perchè la passata amministrazione ha superato i limiti con affidamenti di incarichi professionali che hanno esposto il Comune ad un indebitamento pericoloso per la tenuta finanziaria dell'Ente. Spese pazze, sperperi, eventi da decine di migliaia di euro. Sotto accusa una gestione decisamente allegra e irresponsabile che adesso, seppur a distanza di anni, mostra numeri rivelatori del dissesto. Una situazione che necessita di un urgente risanamento finanziario stimolato dalla stessa Corte dei Conti. Il Comune di Acquedolci ci prova e deve adesso essere in grado di risparmiare ed invertire il trend deficitario, altrimenti si espone al concreto rischio del dissesto. Lo strumento straordinario del riequilibrio è finalizzato a sanare proprio questa fase di crisi finanziaria molto grave. La procedura dovrebbe garantire il progressivo raggiungimento di una situazione di equilibrio in termini piú lunghi rispetto all'ordinario, in deroga alle normali scadenze. In piú anni,perció, il risanamento dovrebbe far riequilibrare questo situazione di squilibrio. La durata del Piano varia in generale da un minimo di 4 ad un massimo di 20 anni. Acquedolci ha un disavanzo di oltre tre milioni nell'ultimo bilancio e ci sono ulteriori squilibri in corso di accertamento. Il tempo per risanare i conti in seguito all'adozione del Piano di Riequilibrio è stato fissato in 15 anni. In questo notevole arco di tempo l'attuale amministrazione e le future amministrazioni, saranno vincolate ad un risparmio che va ad incidere sulle spese per personale, sull' acquisto di beni e servizi, e sui contributi ad enti e associazioni. Non è previsto nessun aumento della tassazione, peraltro giá al massimo consentito (scelta questa della vecchia amministrazione). L'adozione del Piano di Riequilibrio riguarderà in larga misura la riduzione delle annualità di pagamento con i creditori e un abbattimento degli importi dovuti dal Comune secondo delle percentuali che saranno via via concordate tra le parti. 
Avendo aderito il Comune di Acquedolci alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, il cui Piano di Riequilibrio è stato approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 21 febbraio,l'Ente sta predisponendo adesso un complesso iter che gestirà le somme destinate a risolvere l'indebitamento. Il Piano è stato già trasmesso ai competenti organi di controllo e dovrebbe far ottenere al Comune fondi straordinari che garantiranno la stabilità finanziaria dell'Ente facendolo uscire dal pre-dissesto e disponendo l'immediata spendibilità dei fondi destinati a saldare i debiti fuori bilancio censiti nel Piano di Riequilibrio appena approvato in Consiglio. Verranno perciò stipulate apposite transazioni con i creditori a condizioni vantaggiose per entrambe le parti. Il Comune garantirà la priorità nei pagamenti e il creditore accetterà di ottenere pagamenti ridotti secondo percentuali definite. La massa debitoria complessiva inserita all'interno del Piano di Riequilibrio è notevole ed ammonta a 3.187.077,65 euro. Il Piano di Riequlibrio consente di evitare la dichiarazione del dissesto, che sarebbe disastrosa per la comunità e comporterebbe effetti dannosi anche per i creditori che rischierebbero di non essere appieno soddisfatti nei pagamenti. Le Linee Guida di questa procedura straordinaria di risanamento, che sarà diluito nei prossimi quindici anni, sono fissate dalla stesa Corte dei Conti e prevedono, nello specifico, l'abbattimento per una percentuale del 50% della massa debitoria per i creditori che vantino importi superiori a 400mila euro; l'abbattimento per una percentuale del 40% della massa debitoria per i creditori che vantino importi inferiori a 400mila e fino a 200mila euro; l'abbattimento per una percentuale del 35% della massa debitoria per i creditori che vantino importi compresi tra i 100 ed i 200mila euro. Sotto i 100mila euro, sono previsti invece abbattimenti più bassi per una percentuale che oscilla tra il 30% della massa debitoria per i creditori fino a 50mila euro e del 25% per l'abbattimento della massa debitoria di importi compresi tra i mille ed i 50mila euro. Sotto i mille euro, l'abbattimento sarà del 10%.
I pagamenti così riformulati, saranno liquidati in tre rate annuali da corrispondersi negli esercizi 2019, 2020, 2021 e comunque entro il 2033. Resta salva la possibilità degli uffici di valutare ed adottare eventuali contenuti transattivi diversi da quelli standardizzati approvati con la deliberazione di Giunta, in caso di particolare complessità e singolarità degli importi vantati dal creditore.

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