ACQUEDOLCI: Giorno 30 Maggio il Vescovo Giombanco sarà accolto dalla Comunità parrocchiale.

La Parrocchia San Benedetto il Moro comunica la data della visita del nuovo Vescovo di Patti.
Mons. Guglielmo Giombanco sarà ad Acquedolci il 30 maggio.
Dopo l'accoglienza in Chiesa Madre, presiederà la S. Messa delle ore 19,00.

di Enrico Caiola
A confermare la notizia sono stati i sacerdoti di Acquedolci nelle scorse ore. 
A distanza di pochi giorni dal proprio insediamento, il Vescovo di Patti aveva già manifestato l'intenzione di recarsi in visita in tutte le comunità parrocchiali della Diocesi.Negli scorsi giorni ha comunicato ai sacerdoti di Acquedolci la data della visita in paese. 
L'accoglienza in Chiesa Madre è prevista intorno alle ore 18.30 di martedì 30 maggio 2017. La Santa Messa presieduta dal Vescovo avrà inizio intorno alle ore 19,00. Al termine della funzione, il Vescovo Giombanco saluterà i fedeli. La Comunità di Acquedolci,una delle più popolose della Diocesi, venera come patrono San Benedetto il Moro. 
Nei giorni scorsi il Vescovo aveva accennato alla necessità di toccare con mano le realtà diocesane e si era soffermato sulla crisi dell'uomo del nostro tempo, una crisi economica ma sopratutto di valori. "L’esperienza quotidiana- afferma mons. Giombanco nella sua Omelia di inizio episcopato - ci fa toccare con mano che nelle nostre realtà incontriamo anche paure malate. La paura di non apparire mai perdenti, di controllare tutto pur di non perdere l’immagine che si è costruita non sempre in sintonia con il modo di fare Gesù. Oggi -precisa il Vescovo-non è facile mettere in comune i propri beni materiali; l’ideale della chiesa primitiva però può anche essere attuato mettendo al servizio degli altri le proprie capacità e le proprie qualità, competenze o carismi e soprattutto la propria umanità." Citando papa Francesco,mons.Giombanco ricorda che "La misericordia di Dio non si ferma a distanza: desidera venire incontro a tutte le povertà e liberare dalla tante forme di schiavitù che affliggono il nostro mondo. Vuole raggiungere le ferite di ciascuno, per medicarle. Curando queste piaghe, presenti anche oggi nel corpo e nell’anima di tanti nostri fratelli e sorelle, professiamo Gesù, lo rendiamo presente e vivo; permettiamo ad altri che toccano con mano la sua misericordia, di riconoscerlo “Signore e Dio” come Tommaso". "ll Signore-continua il Vescovo- ci chiede di essere cristiani fuori dal tempio, per poterci chinare sulle tante persone ferite dalla vita, con una testimonianza di gesti,più che di parole, che siano veramente evangelici, senza possibilità di equivocare, perché carichi di amore e di umanità. Il Signore ci chiede di condividere con i fratelli, attraverso la nostra umanità, i doni ricevuti impegnandoci ad essere costruttori di comunione nella carità."
-l'approfondimento-
Cenni storici sulla Parrocchia di Acquedolci.

Se paragonata alla storia plurisecolare della Diocesi di Patti,la Parrocchia di Acquedolci ha una storia relativamente giovane. Nonostante ciò,da oltre 86 anni, rappresenta un importante punto di riferimento per i fedeli acquedolcesi. Sin dall'immediato post-frana del 1922, attorno alla Chiesa acquedolcese, è stata edificata l'identità del nuovo paese e si è sperimentata con successo una non facile integrazione tra culture ed esperienze diverse. Dopo la costruzione in tempi record e l'apertura al culto, la Chiesa venne affidata inizialmente alle cure dei parroci delle parrocchie sanfratellane Santa Maria Assunta e San Nicolò di Bari di San Fratello, che si alternarono nell'amministrazione. Nel 1929 il vescovo mons.Rossi dedicò la nuova Chiesa Madre alla Beata Vergine Assunta, conferendo il titolo di "parrocchia rurale". L'Ente divenne Parrocchia arcipreturale nel 1938, da questo momento perciò fu resa autonoma rispetto alle altre parrocchie sanfratellane. In ottant'anni di attività la Parrocchia di Acquedolci ha giocato un ruolo importante nelle vicende storiche e nelle attività sociali del paese. Oggi il ruolo formativo ed educativo della Chiesa di Acquedolci rappresenta uno dei pochi e sicuramente uno dei più importanti riferimenti educativi certi della Comunità. 
Con l’arrivo del parroco don Luigi Santoro, la Chiesa di Acquedolci ha rimesso al centro l’Uomo. 
“quando sono arrivato-spiega don Luigi- ho pensato di mettere al centro della nostra parrocchia l’Uomo. Questo è il cammino che stiamo facendo a tutti i livelli dai ragazzi ai bambini, la gente,gli ammalati.” 
L'attività catechistica è rivolta ad ampio raggio ad oltre 400 giovani di età scolare. Negli ultimi tempi, l'azione del giovane vicario parrocchiale don Ciro Lo Cicero, sta contribuendo in maniera notevole al costruttivo coinvolgimento di numerosi giovani adolescenti e di età post-scolare. 
Si tratta di un intervento sociale abbastanza importante per il recupero di un rapporto sempre più difficile tra giovani la fede. L’attività della Parrocchia, perciò, è entrata con vigore nella vita sociale della Comunità ed è fortemente diretta al coinvolgimento delle eterogenee e disgregate realtà giovanili. E' abbastanza efficace nel settore giovanile la presenza di un numeroso ed organizzato gruppo Scout. Anche il gruppo dell'Azione Cattolica sta orientando le proprie attività formative in direzione di un sempre maggiore coinvolgimento giovanile. Sono operative in Parrocchia due Confraternite dedicate rispettivamente a San Benedetto il Moro, patrono del paese e titolare della Parrocchia, ed a San Giuseppe che è l'antico patrono del Borgo della Vecchia Marina. Promette bene anche il lavoro svolto dalla Corale Parrocchiale che coinvolge e arricchisce i momenti liturgici. Anche in questi casi il ruolo aggregativo e di guida spirituale svolto dalla Parrocchia è notevole e prezioso per la realtà di Acquedolci, nonostante sia concreta la carenza di strutture e locali che sappiano rispondere alle esigenze di una Comunità parrocchiale in forte crescita. La visita del Vescovo consentirà a Sua Eccellenza di conoscere e toccare con mano difficoltà e speranze, emergenze e progetti che esprimono e caratterizzano la vivace ed accogliente realtà acquedolcese.

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