ACQUEDOLCI:da fine agosto padre Ciro Lo Cicero sarà Vicario Parrocchiale della Parrocchia San Benedetto il Moro. "Chiamato a servire la Madre Chiesa nel volto concreto della Comunità di Acquedolci".
Padre Ciro Lo Cicero (nella foto) è nato il 21 settembre 1986 ed è originario di San Fratello.
Il nuovo Vicario Parrocchiale, guiderà la Parrocchia dedicata a San Benedetto il Moro , assieme al Parroco don Luigi Santoro.
Padre Ciro è stato ordinato Sacerdote il 29 settembre 2012 a Patti, nella Nuova Chiesa Concattedrale dedicata ai Martiri del XX secolo.
Dal 2006 ha svolto la sua esperienza pastorale a Torrenova dove è stato Vicario Parrocchiale fino al 2013.
Giovane sacerdote tra le nuove tecnologie:
Il saluto alla Comunità Parrocchiale di Acquedolci arriva dalla sua pagina facebook.
"Il Signore Gesù mi ha chiamato a servire la Madre Chiesa nel volto concreto della Comunità di Acquedolci"
SERVITORI GIOIOSI E SENZA PRETESE
di padre Ciro Lo Cicero
«Nessuno puo’ avere Dio per Padre, se non ha la Chiesa per Madre ».
Mi ha sempre colpito questa espressione lapidaria di San Cipriano, uno dei primi grandi santi che ha aiutato la cristianità a credere nella Chiesa.
Credere nella Chiesa vuol dire professare la propria fede in Cristo che oggi s’incarna in me e nel fratello che con me ascolta la Parola, spezza il Pane e impara ad amare sempre più il prossimo.
Nessuno può credere da solo, così come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno da se stesso si è dato l'esistenza.
Il Signore Gesù mi ha chiamato a servire la Madre Chiesa nel volto concreto della Comunità di Acquedolci con l’incarico di vicario parrocchiale, collaborando con il parroco Don Luigi Santoro che sin da ora ringrazio per la sua sincera paternità e premurosa accoglienza.
Non nascondo la mia gioia e trepidazione nell’iniziare questa nuova missione affidatami dal nostro Vescovo Mons. Ignazio Zambito.
Camminiamo insieme nello stile della CORRESPONSABILITA’ e in tutta semplicità e umiltà presentiamoci sempre come servitori gioiosi e senza pretese.
Come ci insegna il nostro Santo Padre Francesco, usciamo dalle nostre comodità e con coraggio raggiungiamo tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo (Evangelii Gaudium, 20).
Una sola cosa deve inquietare e preoccupare la nostra coscienza : i fratelli che vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù (Evangelii Gaudium, 49).
Particolare attenzione e impegno riservero’ per i giovani : l’intercessione della Vergine Maria faccia loro ritrovare e rafforzare l’amicizia con Cristo, e sperimentare la gioia e l’entusiasmo del vivere e spendere bene la propria vita.
Chiedo al Signore Gesù la grazia di poter essere sempre un autentico servitore della paternità di Dio e della maternità della Chiesa.
Pregate per me.
Vostro don Ciro
Credere nella Chiesa vuol dire professare la propria fede in Cristo che oggi s’incarna in me e nel fratello che con me ascolta la Parola, spezza il Pane e impara ad amare sempre più il prossimo.
Nessuno può credere da solo, così come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno da se stesso si è dato l'esistenza.
Il Signore Gesù mi ha chiamato a servire la Madre Chiesa nel volto concreto della Comunità di Acquedolci con l’incarico di vicario parrocchiale, collaborando con il parroco Don Luigi Santoro che sin da ora ringrazio per la sua sincera paternità e premurosa accoglienza.
Non nascondo la mia gioia e trepidazione nell’iniziare questa nuova missione affidatami dal nostro Vescovo Mons. Ignazio Zambito.
Camminiamo insieme nello stile della CORRESPONSABILITA’ e in tutta semplicità e umiltà presentiamoci sempre come servitori gioiosi e senza pretese.
Come ci insegna il nostro Santo Padre Francesco, usciamo dalle nostre comodità e con coraggio raggiungiamo tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo (Evangelii Gaudium, 20).
Una sola cosa deve inquietare e preoccupare la nostra coscienza : i fratelli che vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù (Evangelii Gaudium, 49).
Particolare attenzione e impegno riservero’ per i giovani : l’intercessione della Vergine Maria faccia loro ritrovare e rafforzare l’amicizia con Cristo, e sperimentare la gioia e l’entusiasmo del vivere e spendere bene la propria vita.
Chiedo al Signore Gesù la grazia di poter essere sempre un autentico servitore della paternità di Dio e della maternità della Chiesa.
Pregate per me.
Vostro don Ciro
L' Approfondimento
Un sacerdote giovanissimo, in una parrocchia non antichissima, di un paese giovane e pieno di giovani.
(nella Foto di Federico Latteri: L'interno della Chiesa Madre B.V. Assunta)
Ciro Lo Cicero è il tredicesimo Vicario Parrocchiale, e il sesto sacerdote sanfratellano nella storia della Parrocchia di Acquedolci.
(nella Foto di Federico Latteri: L'interno della Chiesa Madre B.V. Assunta)
Ciro Lo Cicero è il tredicesimo Vicario Parrocchiale, e il sesto sacerdote sanfratellano nella storia della Parrocchia di Acquedolci.
Il Primo Vicario Cooperatore fu il docente Luigi Todaro, erano gli anni '30 del secolo scorso e padre Todaro gestì una chiesa "in Costruzione" nel difficilissimo contesto del post frana del '22. Anche oggi ad Acquedolci, dopo la frana del 2010 i sanfratellani "sfollati" sono centinaia. Acquedolci ha sempre accolto tutti e negli anni ha visto crescere e integrarsi una comunità marocchina. Il paese ha sempre scommesso su accoglienza e integrazione.
All'epoca della costruzione della nuova Chiesa Madre,il Vicario Parrocchiale si chiamava Vicario Cooperatore e, ad Acquedolci, i Vicari Cooperatori reggevano la Parrocchia per conto delle Arcipreture sanfratellane che ogni tre anni circa si alternavano tra le polemiche nella amministrazione della Chiesa di Acquedolci, che non ere ancora Parrocchia, ma era già dedicata alla Beata Vergine Assunta.
La chiesa di Acquedolci è stata concepita ed edificata, infatti, come nuova Matrice di San Fratello all'indomani della frana disastrosa del 1922.
La storia della Parrocchia ha inizio ufficialmente dal 1938 con la nascita della nuova parrocchia Arcipreturale nella frazione Acquedolci .
Diventata la "seconda Arcipretura" e la quarta Parrocchia sanfratellana, è ad oggi l'unica parrocchia in italia ad essere dedicata a San Benedetto il Moro, santo sanfratellano figlio di schiavi africani.
Ma sin dalla sua nascita la Parrocchia "acquedolciana" si cominciò a caratterizzare per la propria indipendenza rispetto al clero sanfratellano, coltivando sentimenti "autonomistici" fino al punto di diventare decisiva nell'ottenimento dell' Autonomia Amministrativa fortemente voluta proprio da un parroco, Antonino Di Paci, anche lui originario di San Fratello, che decise di scendere in campo come Presidente del Comitato Pro Autonomia.
Ma sin dalla sua nascita la Parrocchia "acquedolciana" si cominciò a caratterizzare per la propria indipendenza rispetto al clero sanfratellano, coltivando sentimenti "autonomistici" fino al punto di diventare decisiva nell'ottenimento dell' Autonomia Amministrativa fortemente voluta proprio da un parroco, Antonino Di Paci, anche lui originario di San Fratello, che decise di scendere in campo come Presidente del Comitato Pro Autonomia.
I Sacerdoti che si sono succeduti con il titolo di Vicario Parrocchiale sono dodici nella storia di questa chiesa:
Dopo Luigi Todaro,giunsero ad Acquedolci padre Antonio Valenti, padre Basilio Salanitro e padre Filadelfio Versaci, quest'ultimo sanfratellano trasferitosi ad Acquedolci, che fu nominato primo parroco della nuova Parrocchia San Benedetto il Moro, era l' anno 1938. Prima di questa data la Parrocchia di Santa Maria Assunta ha una sede incerta in due località diverse perchè era in atto il progetto di delocalizzazione dell'intera San Fratello, progetto destinato a naufragare negli anni '40.
Tra i Vicari parrocchiali all'epoca del Versaci ricordiamo i sacerdoti padre Antonino Di Paci (nominato successivamente Parroco nel 1941) ,padre Calogero Consolo e padre Cirino Savio che furono Cooperatori durante la reggenza Di Paci, assieme ai sacerdoti Orazio Sapenza e Gaetano Di Maria. Negli anni '60 la funzione di Vicario Cooperatore venne ricoperta dal futuro Parroco padre Salvatore Gagliani e dal sacerdote Giuseppe Gaglio. Durante la reggenza di padre Gagliani si sono alternati altri due Vicari Parrocchiali, i sacerdoti Vincenzo Vitanza e Gioacchino Cusimano, della Congregazione dei Padri Giuseppini del Murialdo.
Acquedolci: un paese in forte espansione demografica che affronta una grave crisi economica e sociale che sta colpendo i giovani.
Padre Ciro troverà una realtà giovanile numerosa ma disorganizzata e spesso assente.
Il nuovo Vicario Parrocchiale è giovanissimo, appena 28 anni. Rientra nella fascia di popolazione più difficile da comprendere e aiutare.
Si troverà a vivere in una realtà piena di ragazzi tra criticità ed emergenze che investono in pieno la realtà giovanile acquedolcese.
Una realtà in forte espansione che subisce pesantemente la generalizzata crisi economica ma anche una delle imposizioni fiscali tra le più alte della sicilia (a causa delle scelte infelici della politica locale ) che sta mettendo a dura prova le famiglie e l'intera economia paesana.
Questa situazione scoraggia notevolmente gli investimenti esterni e fa diminuire la richiesta di manodopera giovanile specialmente nei settori trainanti come edilizia e commercio, veri polmoni economici del paese.
La conseguenza è l'aumento della povertà che riguarderebbe almeno 70 nuclei familiari e l'accrescersi della piaga della disoccupazione che colpisce specialmente la popolazione giovane del paese.
I ragazzi acquedolcesi tra i 18 e i 35 anni sono oltre 1400, tra loro i disoccupati sarebbero oltre 700, un numero allarmante.
Padre Ciro questo lo sa " Particolare attenzione e impegno- scrive rivolgendosi ai ragazzi acquedolcesi- riservero’ per i giovani ", questo annuncio fa ben sperare in una forte azione di coinvolgimento che già nei prossimi mesi potrebbe accompagnare i numerosi ragazzi che negli ultimi anni si sono riavvicinati alla Chiesa.
I ragazzi acquedolcesi tra i 18 e i 35 anni sono oltre 1400, tra loro i disoccupati sarebbero oltre 700, un numero allarmante.
Padre Ciro questo lo sa " Particolare attenzione e impegno- scrive rivolgendosi ai ragazzi acquedolcesi- riservero’ per i giovani ", questo annuncio fa ben sperare in una forte azione di coinvolgimento che già nei prossimi mesi potrebbe accompagnare i numerosi ragazzi che negli ultimi anni si sono riavvicinati alla Chiesa.
Poi c'è l'altra fascia di popolazione tra gli 0 e i 17 anni, la fascia di popolazione che è direttamente coinvolta nelle attività del Catechismo. Qui i giovani sono circa 800.
(nell'immagini:
gruppi di giovani del Catechismo di Prima Comunione e del Corso di preparazione per i cresimandi)
Nascite in calo, ma Acquedolci compensa il dato negativo relativo al Saldo Naturale con le numerose "iscrizioni da altri comuni" nelle liste de residenti.
(nell'immagini:
gruppi di giovani del Catechismo di Prima Comunione e del Corso di preparazione per i cresimandi)
Anche qui i nuovi abitanti sono in larga misura giovani che scelgono Acquedolci come sede principale della propria residenza.
Bar, Botteghe e artigiani..
Le attività commerciali sono circa 250. Le rosticcerie e le pasticcerie sono famose nel comprensorio.
Le attività commerciali sono circa 250. Le rosticcerie e le pasticcerie sono famose nel comprensorio.
I giovani si riuniscono in Salette e Club.
Le squadre di calcio sono tre e ottengono ottimi risultati.
Eccellenze scolastiche e accademiche, gli acquedolcesi sono studenti modello ai Licei e nelle Università. La Scuola Media di Acquedolci è da sempre una delle migliori del comprensorio.
Le squadre di calcio sono tre e ottengono ottimi risultati.
Eccellenze scolastiche e accademiche, gli acquedolcesi sono studenti modello ai Licei e nelle Università. La Scuola Media di Acquedolci è da sempre una delle migliori del comprensorio.
Le associazioni sono una trentina.
La Società Operia di Mutuo Soccorso "La Marina" Principe di Piemonte con oltre 400 iscritti è l'associazione più antica e numerosa, da sempre presente nella storia degli ultimi 100 anni.
Nella realtà acquedolcese opera anche un rinomato Ferrari Club e la Pro- Loco Acquedolcese "San Teodoro".
In Parrocchia è importante la presenza di un organizzato gruppo Scout e sono operative due Confraternite, dedicate rispettivamente a San Benedetto ed a San Giuseppe che sono i santi patroni del paese.
La presenza dell'Istituto delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore è un punto di riferimento per la Comunità da 90 anni.
Il settore più importante sotto l'aspetto economico è l'edilizia e l'artigianato.
Per quanto riguarda il settore turistico siamo ancora assai lontani da un serio rilancio, nonostante le notevoli potenzialità rappresentate dal Mare, dalla Grotta di San Teodoro, e dal Castello. Acquedolci è una "Città Giardino" che potrebbe essere valorizzata. Il Piano Regolatore di Acquedolci viene studiato nelle facoltà di Ingegneria e Architettura .
Scarse sono le attività di coordinamento in materia di politiche turistiche con i centri viciniori. La realtà di Acquedolci è chiusa e stenta a decollare.
Il Paese rimane lontano dai grandi circuiti turistici.
(nell'immagine: Panoramica di Acquedolci dal Campanile della Chiesa Madre B.V Assunta )
Scarse sono le attività di coordinamento in materia di politiche turistiche con i centri viciniori. La realtà di Acquedolci è chiusa e stenta a decollare.
Il Paese rimane lontano dai grandi circuiti turistici.
(nell'immagine: Panoramica di Acquedolci dal Campanile della Chiesa Madre B.V Assunta )
la Povertà e il Disagio degli anziani soli.
Negli ultimi anni tra le oltre 2150 famiglie sono aumentati i nuclei che hanno reddito zero e l'elevata imposizione fiscale sta creando forti disagi tra le famiglie. Drammatica la situazione di una trentina di anziani soli spesso in forte difficoltà economica.
Negli ultimi anni tra le oltre 2150 famiglie sono aumentati i nuclei che hanno reddito zero e l'elevata imposizione fiscale sta creando forti disagi tra le famiglie. Drammatica la situazione di una trentina di anziani soli spesso in forte difficoltà economica.
I residenti, secondo i recenti dati diffusi dall'ISTAT con riferimento al periodo Febbraio- Marzo 2014, sono 5815, ai quali vanno aggiunti circa 500 cittadini sanfratellani sfollati dopo la frana del 2010.
La Comunità Acquedolcese sfiora perciò la cifra di 7 mila residenti effettivi se si computano gli extracomunitari.
Al Vicario Parrocchiale don Ciro Lo Cicero:
Porgiamo i sinceri saluti e un caloroso "Benvenuto nella nostra bella Acquedolci". Esprimiamo un augurio sincero di buon lavoro nel servizio alla nostra Comunità , per un cammino di edificazione di una società migliore, che sappia rilanciare valori e armonia. Possa Acquedolci, grazie alla presenza di questo giovane sacerdote, accrescere sentimenti di cooperazione giustizia, equità e aiuto per i più deboli, fratellanza e spirito di collaborazione tra tutti i concittadini che nel vivere quotidiano possano esprimere e trasmettere Gioia e ottimismo per il futuro che appartiene ai giovani e alle nuove generazioni.
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